GP India, alla scoperta del Buddh International Circuit


Eccoci con il terz’ultimo appuntamento della stagione 2011. Un nuovo attesissimo circuito attende la Formula 1 che nonostante abbia già aggiudicato i suoi titoli, non si rassegna a regalare ottimi spunti, soprattutto in vista degli sviluppi che le macchine proveranno per l’anno avvenire.

A seguito i segreti del nuovissimo tracciato del Gran Premio d’India:

Il Buddh International Circuit è lungo 5,125 km. La gara della domenica si concluderà dopo 60 giri per un totale di 307,249 km percorsi. Ci sono in totale 16 curve e la velocità media sarà di 210 km\h.

Le macchine verranno configurate in modalità “alto carico aerodinamico”. Nelle due zone che consentiranno di aprire l’ala mobile le vetture raggiungeranno una velocità di punta pari a 320 km\h.

Acceleratore schiacciato per il 70% del giro. Per finire la gara le macchine verranno rifornite con 161,6 kg di benzina, perché a giro si consuma circa 2,65 kg( ogni 10 kg di benzina introdotta ritarda la vettura di 0.35 secondi).

I freni hanno un’usura nella media. L’entrata ai box con rifornimento causa un ritardo di 20 secondi circa. Il tracciato è una combinazione di curve veloci e qualche curva lenta. Ci sono lunghi rettilinei, mentre una parte interessante si trova al centro del tracciato ,esattamente la curca 10\11 dove gli ingegneri hanno stimato che si raggiunge una forza G pari a quella della Turchia nella curva a forma di 8.


La presenza di tantissimi dislivelli comporta una maggiore incidenza sul peso procurato dal carburante. Le temperature meteo indicano temperature tra i 20° e i 30°, mentre la pista sarà intorno ai 40°.

La Pirelli in occasione di questo Gran Premio ripropone la coppia di gomme Soft-Hard, la stessa utilizzata nelle prime 5 gare e a Silverstone.

Photo credits | Getty Images

Lascia un commento