Webber nega di essere il numero 2


Secondo l’australiano non esistono numeri 2 alla Red Bull e se quest’anno non è riuscito ad ottenere gli stessi risultati del 2010 bisogna dar colpa ai problemi causati dall’adattamento alle nuove gomme Pirelli:” Abbiamo avuto qualche problema ma, in definitiva, il problema è che non sono stato abbastanza veloce o abbastanza coerente per lottare con Sebastian per la vittoria”.

Webber ha poi continuato:” Lui non ha avuto problemi con le gomme, con l’installazione ed il funzionamento ad un buon ritmo senza distruggerle. Devo migliorare”.

Mark Webber ha pure confessato che se avesse avuto il minimo dubbio di essere subordinato al suo compagno si squadra, in particolare dopo gli eventi dell’ala anteriore a Silverstone, non avrebbe mai firmato un rinnovo per il team.

La verità e Webber lo ha ammesso, è che non c’erano grandi alternative, a maggior ragione che adesso sia Fernando Alonso che Jenson Button si sono legati in maniera solida con le proprie squadre: “Sono più giovane di me, ma non mi preoccupo troppo“ha insistito WebberSi può firmare per due o tre anni, ma sono sicuro che Jenson e Fernando hanno clausole di uscita se non hanno auto competitive“.


Il pilota Red Bull ha poi insistito sul fatto che sia nel 2010 che nel 2011, ha avuto le stesse condizioni del tedesco, mentre in occasione del futuro ha gettato i suoi buoni propositi, anche se è sicuro che la RB8 non avrà tanti cambiamenti, perché il regolamento tecnico sportivo non subirà grandi cambiamenti, come ricordava il progettista Adrian Newey, il ché tradotto vuol dire ancora un altro possibile dominio di Sebastian Vettel.

Eppure più di una volta Christian Horner aveva sottolineato la volontà di voler concentrare maggiori risorse su Sebastian nel caso in cui sarebbe diventano campione nel 2010.

Photo credits | Getty Images

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