Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. escono da Confindustria

Escono da Confindustria le società italiane Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. (la prima racchiude tutti i brand prettamente automobilistici dell’ex Gruppo Fiat, la seconda, invece, tutti quelli operanti in altri settori: la suddivisione e la differente quotazione sono avvenute qualche mese fa, con lo spin-off inglobato nel programma di rilancio promosso da Sergio Marchionne): la decisione, presa dopo un primo avvertimento all’inizio dell’estate, avrà validità dal primo giorno del prossimo anno ed è stata comunicata ad Emma Marcegaglia, imprenditrice alla guida dell’organizzazione italiana, e a tutti i media attraverso una lettera firmata proprio dall’Amministratore Delegato e Presidente del conglomerato italiano (rispettivamente di Fiat S.p.A. e di Fiat Industrial S.p.A.), Marchionne.

Sergio Marchionne ha sottolineato l’appoggio del gruppo automobilistico da lui guidato per l’approvazione dell’Articolo 8 da parte del Parlamento e per l’accordo interconfederale, ma ha sottolineato che gli accesi scontri che sono nati in seguito, durante l’estate e durante questi ultimi giorni autunnali, hanno messo a repentaglio la flessibilità ottenuta con l’approvazione dell’Articolo 8. Il clima – secondo il manager di Fiat S.p.A – sta compromettendo l’efficacia di questi due risultati. La decisione è seria e meditata e per ora apre una breccia nel tessuto economico del Paese: solo il capriccio di una società che guarda più al di là che al di qua dell’Oceano Atlantico o il primo forte sintomo di un generale malessere?

Così si legge nella lettera del Chief Executive Officer della società italiana Fiat S.p.A. indirizzata alla Presidente di Confindustria: “Fiat, che è impegnata nella costruzione di un grande gruppo internazionale con 181 stabilimenti in 30 paesi, non può permettersi di operare in Italia in un quadro di incertezze che la allontanano dalle condizioni esistenti in tutto il mondo industrializzato. Per queste ragioni, che non sono politiche e che non hanno nessun collegamento con i nostri futuri piani di investimento, ti confermo che, come preannunciato nella lettera del 30 giugno scorso, Fiat e Fiat Industrial hanno deciso di uscire da Confindustria con effetto dal 1 gennaio 2012. Stiamo valutando la possibilità di collaborare, in forme da concordare, con alcune organizzazioni territoriali di Confindustria e in particolare con l’Unione Industriale di Torino”.

Photo credits | Getty Images

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