Nissan, il piano di sviluppo 2011-2016 del brand

Foto: AP/Lapresse

La casa automobilistica nipponica Nissan ha svelato poche ore fa il programma industriale dell’azienda che verrà attuato da qui al 2016 (si intende l’anno fiscale): in circa un lustro, più precisamente, la società ha intenzione di svilupparsi in maniera molto importante, cercando di ottenere l’8% del mercato dei motori a livello internazionale e di aumentare il profitto delle proprie attività sino ad un valore pari all’8%.

La casa automobilistica ha intenzione di presentare un nuovo veicolo (sia esso una vettura o un mezzo professionale) ogni sei settimane sino al 2016, raggiungendo un totale di sessantasei automobili. Tuttavia, il programma di sviluppo non è così banale: l’azienda ha previsto di aumentare il numero di rivenditori ufficiali di millecinquecento unità (toccando la quota complessiva di settemilacinquecento concessionarie) e di introdursi in maniera più profonda nei mercato emergenti come Russia e Brasile (a tal proposito Nissan costruirà un nuovo stabilimento in India, durante i prossimi anni, capace di sfornare veicoli ad un regime pari a 200mila ogni anno).

Il programma stilato dall’azienda giapponese prevede inoltre che anche la casa automobilistica Infiniti, il marchio nobile controllato da Nissan, aumenti il proprio successo nel mondo: il management prevede di aumentare il volume di vendite di automobili Infiniti da 150mila a 500mila entro l’anno 2016, riuscendo così ad ottenere il 10% del valore del mercato Premium: il traguardo potrà essere raggiunto soltanto aggiungendo dieci nuovi mezzi al listino, al fianco di quelli già esistenti.

La casa automobilistica Nissan, inoltre, sfornerà novanta nuove tecnologie durante questi cinque anni, tra cui molte nuove soluzioni ecologiche: non dimentichiamo che l’azienda produce l’unica due volumi completamente elettrica del mercato, Nissan Leaf, che è stata premiata con i titoli World Car of the Year 2011 e European Car of the Year 2011. Insieme a Renault, Nissan mira entro il 2016 a produrre 1,5 milioni di veicoli a zero emissioni.

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