Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, preferisce scherzarci su: “Organizzeremo un viaggio a Lourdes per vedere se possiamo ribaltare la situazione“. La trasferta del Gp del Canada si é rivelata essere l’ennesima delusione di una stagione: rientrare a casa con solo un misero sesto posto di Felipe Mass, dopo una secondo e terzo posto conquistato in qualifica, lascia davvero l’amaro in bocca. E se si volge lo sguardo alla classifica piloti, il risultato è ancora peggiore: Alonso e Massa hanno rispettivamente 69 e 32 punti in graduatoria, che Sebastian Vettel domina dall’alto dei suoi 161 punti. La classifica costruttori è ancora più nera: la Red Bull ha 255 punti e la Ferrari è terza con 101. Insomma, un vero e propio disastro. “Nell’ultima gara avevo detto che avremmo aspettato i prossimi 2 Gp e che avremmo dovuto fare punti“, dice ancora Domenicali, “sono deluso per l’esito della corsa: non abbiamo raccolto il bottino che avremmo meritato, viste le nostre prestazioni. Adesso dobbiamo ottenere il massimo a Valencia“, dice, pensando già all’appuntamento del 26 giugno prossimo. Ossia il Gp di Gran Bretagna in programma a Silverstone il 10 luglio. Tornando alla gara di Montreal, certamente la sorte non é venuta incontro alle rosse. Alonso, che ha scelto di montare gomme intermedie nel primo pitstop, è scivolato dalla seconda all’ottava posizione proprio mentre sul circuito si abbatteva un diluvio. Massa, quando la pioggia ha finalmente smesso di scendere, ha danneggiato il muso dopo aver superato un doppiato. “Purtroppo – dice Domenicali – in quel momento c’era solo una traiettoria asciutta. Quando ha accelerato, si è trovato in mezzo al ‘ghiaccio’. Che si può dire? È stato un peccato“. Un pizzico di fortuna ha invece investito lo strepitoso Jenson Button, capace di vincere con la sua McLaren una gara iniziata dal 21° posto. “Ha vinto la gara con 6 pitstop. Non posso dire cosa sto pensando, ma dobbiamo fare qualcosa. Come una gita a Lourdes, o qualcosa del genere…“.
Caro Domenicali, spiacente, ma non quale gara lei abbia visto. Non si tratta di sfortuna. Statisticamente, storicamente, quando la sfortuna gira sempre storta il problema sono le scelte, non il caso. In Canada tutto, ancora una volta, è stato sbagliato. Il primo cambio di Alonso, ad esempio. Mentre lui rientrava, la pioggia stava cominciando già palesemente (persino in telecronaca se ne parlava) e i radar la annunciavano a chiare lettere con la sua violenza. La logica e la freddezza avrebbero suggerito di non azzardare con le intermedie, ma a quel punto di cambiare con un nuovo set di full wet, onde non sprecare intuilmente una sosta, ma per cambiare idea ci vuole rapida intelligenza. Poi, il secondo cambio di Alonso, palesemente ritardato di un giro e il disastro sccessivo, imprevedibile, sì, ma non del tutto… Bisognava calcolare la posizione degli avversari, primo fra tutti Button e ragionare di conseguenza… Nella mia pochezza, l’ho capito guardando i tempi intermedi ed ho pregato cambiaste subito… pia illusione. Sì, ragionare, ma rapidamente! Siete in F1, non in una gara di carrozzoni di paese. Troppa palese incompetenza, spiacente, ma è così.