La casa automobilistica statunitense americana Chrysler ha annunciato, alcuni giorni fa, di aver stretto un legame con l’azienda tedesca ZF, nota produttrice di trasmissione automatiche: l’euforia che circola attorno a questo accordo è talmente alta che, poche ore fa, sono trapelate nuove indiscrezioni in merito al rapporto commerciale tra una delle più importanti società costruttrici di automobili nel Nuovo Continente ed un brand i cui prodotti sono installati in buona parte dei veicoli automatici del Vecchio Continente.
Secondo le voci, la casa automobilistica Chrysler e l’azienda ZF metteranno a punto, su una nuova linea di montaggio all’interno di uno stabilimento negli Stati Uniti, a Kokomo (Indiana), un’inedita trasmissione automatica sequenziale a nove velocità, che probabilmente nascerà dall’attuale otto rapporti (l’ultima frontiera, al giorno odierno, in fatto di cambi automatici sequenziali) e che sarà destinato soltanto a modelli a trazione anteriore. Si tratta di una tecnologia moderna, su cui l’azienda motoristica americana ha deciso di investire una grande somma di denaro (si dice che la progettazione di questo nuovo hardware costerà alla società circa 845 milioni di dollari) e che garantirà nuovi standard di comfort. La trasmissione automatica a nove rapporti, firmata da ZF e da Chrysler, non sarà pronta prima dell’anno 2013; tuttavia, la casa automobilistica di Auburn Hills potrebbe essere una delle prime aziende a proporre questa tecnologia all’interno dell’intero panorama motoristico internazionale.
A noi che importa? Dal momento che la società italiana Fiat S.p.A. è sempre più vicina al controllo della maggioranza dell’americano Chrysler Group e dal momento che la collaborazione tra aziende del Nuovo ed aziende del Vecchio Continente dei due gruppi è sempre più stretta, dopo l’accordo siglato da Marchionne (vedi, ad esempio, il caso Lancia-Chrysler), non è improbabile che questa trasmissione possa sbarcare qui, in casa nostra, e che il cambio automatico ZF a nove rapporti possa equipaggiare vetture Lancia e, in seguito, vetture di tutto l’ex-Gruppo Fiat, accanto ai cambi prodotti da Fiat Powertrain Technologies.
Da qui al 2013, ad ogni modo, c’è tempo per smentire questa mia supposizione.