Il dottor Lanza, per quanto riguarda invece la possibilità del ritorno in macchina del pilota polacco, preferisce non sbilanciarsi in previsioni: “Non si possono fare previsioni di questo tipo, nè in un senso nè nell’altro. Direi che le prospettive sono senz’altro molto migliori di quelle da cui siamo partiti e questo è molto importante. Non ci si può sbilanciare, però non possiamo escludere nulla. La ripresa funzionale di quest’uomo ha sorpreso anche tutti noi: poi, quanto questo gli permetterà di svolgere un’attività molto specifica come quella dell’automobilismo di Formula 1, ancora adesso è difficile da dire. Però i presupposti ci sono, anche al di sopra delle nostre aspettative. Possiamo sinceramente dire di essere ottimisti che questo ragazzo possa riprendere una buona funzione dell’arto. Con la volontà e la grinta che ha dimostrato, questo può non precludere nulla“. “Una scadenza? Il grosso delle lesioni sono quelle nervose – spiega Lanza – che hanno dei tempi lunghi: richiedono almeno sei mesi. Però ci sono già dei segni di risposta incoraggianti. Credo che un primo punto della situazione vada fatto ai sei mesi dall’incidente, a seconda delle varie criticità da affrontare. In estate? Sì. Sul recupero ha inciso il fatto che si trattava di un fisico allenato? Da un fisico allenato e di una forma mentis che ha molta grinta. Anche dal punto di vista psichico, lui è molto motivato. Forse per la sua professione, è una persona abituata ad avere grinta sul lavoro e la dimostra anche in tutti gli aspetti della vita“. (2 – fine).