Gruppo Fiat: nuova operazione finanziaria, si arriva al 46% del Gruppo Chrysler

Foto: AP/Lapresse

“Fiat ha raggiunto un accordo con Chrysler Group LLC e gli altri soci di Chrysler relativamente all’esercizio da parte di Fiat della “Incremental Equity Call Option” spettante a Fiat ai sensi dell’Operating Agreement di Chrysler”. Così si legge nell’incipit del comunicato stampa diffuso dalla società italiana Fiat S.p.A., all’indomani del raggiungimento del 46% della proprietà della società statunitense Chrysler Group. Il conglomerato di aziende nostrano ha ingranato la quinta marcia, come si suol dire (se ci fossero rapporti ancora superiori, avrebbe scelto pure quelli): in poco meno di un mese, la società ha dapprima portato la propria partecipazione al 30% del totale, per poi, in queste ore, aumentare ancora ulteriormente la proprietà (un incremento aggiuntivo del 16%).

Perché tanta fretta? È stato lo stesso Sergio Marchionne, motore e mente della fusione tra Gruppo Fiat (oggi smembrato in due società: Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A., quotate separatamente) e Gruppo Chrysler, a spiegare per quale motivazione così velocemente si è arrivati al 46%: i soldi per portare a termine l’operazione ci sono (1.268 mln di dollari statunitense, tanto per essere limpidi) ed entro l’anno si deve raggiungere la maggioranza assoluta (il 51% di Chrysler Group). “L’operazione annunciata oggi – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Marchionne –, insieme all’ottenimento di un’ulteriore quota del 5 per cento prevista entro la fine dell’anno, ci porterà a realizzare il sogno da cui è nata quest’alleanza: dare vita ad un costruttore di auto mondiale, con tecnologie all’avanguardia, efficiente e competitivo, determinato a posizionarsi tra i leader del settore”.

Dello stesso avviso sembra essere il Presidente di Fiat S.p.A., il rampollo di Casa Agnelli, John Elkann, che ha guardato con positività al progetto finanziario ed automobilistico di Sergio Marchionne: “Nel corso degli ultimi anni Fiat e Chrysler hanno saputo lavorare fianco a fianco, con impegno e rispetto reciproco. Grazie al contributo di tutte le persone che lavorano con noi e con il pieno sostegno mio e della mia famiglia, questo spirito di collaborazione diventerà da oggi ancora più forte, per creare automobili belle, divertenti, sicure e rispettose dell’ambiente”.

Il matrimonio tra le due società è sempre più saldo e fedele, dunque (rafforzato, oggi, dal nuovo 16%): sembrano esserci spiragli di luminosità, nel futuro di Gruppo Fiat e Gruppo Chrysler. Ai posteri quest’ardua sentenza.

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