Formula 1, le McLaren tornano grandi. Ma Button frena l’entusiasmo

Buona partenza, ma piedi per terra”. Dopo un inverno passato nell’ombra, la McLaren-Mercedes si sveglia e domina la prima giornata di prove libere del Gp d’Australia. Jenson Button ha ottenuto il miglior tempo davanti al suo compagno, Lewis Hamilton. ”Per prima cosa, oggi abbiamo dimostrato di essere affidabili e questo e’ importante. Non lo siamo stati durante l’inverno, e’ motivo di grande soddisfazione avere una monoposto che inanella tanti giri come vogliamo noi”, dice Button. ”Non penso che ci sia molto da guadagnare se guardiamo i tempi di oggi. Non mi faccio certo trasportare dalla situazione -aggiunge con prudenza-. Certo, e’ stata una giornata positiva perche’ abbiamo girato molto con buone sensazioni, a prescindere dal carico di benzina”. Le ultime novita’ introdotte hanno portato i risultati sperati. Rispetto ai test prestagionali, il passo avanti appare evidente. ”I nuovi scarichi hanno contribuito a migliorare le prestazioni. Ora le cose vanno molto meglio, la maneggevolezza della monoposto e’ ‘completa”’, osserva Button, che evidenzia i meriti del team. ‘‘I ragazzi hanno lavorato sodo e sono felice per questo. Hanno fatto moltissimo e qui hanno portato qualcosa di realmente buono. Non sappiamo ancora quanto valga tutto questo, ma i primi passi sono incoraggianti”, conclude. Tira un sospiro di sollievo Lewis Hamilton, preoccupato alla vigilia della trasferta australiana per il comportamento della McLaren. “La macchina sembra aver fatto registrare un miglioramento rispetto ai test invernali – riconosce il pilota inglese, Lewis Hamilton, autore del secondo tempo assoluto nelle libere -, non sto studiando troppo le prestazioni degli altri. Oggi siamo concentrati sul nostro programma e le gomme Pirelli si stanno comportando molto bene. Possiamo sperare di raccogliere qualche punto in questo weekend, sono ottimista, non conosciamo i carichi di benzina degli altri ma abbiamo sicuramente fatto un grosso passo avanti rispetto a poche settimane fa, e questo è semplicemente il risultato del duro lavoro fatto. Abbiamo una maggiore spinta verso il basso che è quello che abbiamo sempre chiesto“.

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