“E ‘molto difficile individuare un pilota quando sfreccia su una monoposto. Mi piacerebbe vedere chi e’ alla guida di una vettura, da una lunga distanza e il numero della vettura. Per questo suggerisco una formula che potrebbe essere presa in prestito dalla Nascar: grandi numeri e nomi dei piloti“. E’ questa la nuova proposta che arriva dal presidente della Fia, Jean Todt, in un’intervista rilasciata al quotidiano australi,ano ‘The Age‘. Il numero uno della Federazione internazionale, vorrebbe infatti veder dipinti sulle monoposto di F1 grossi numeri insieme al nome del pilota, mantenendoli anche nelle stagioni a seguire, cosi’ come già accade nella Nascar negli Usa. “Come in Nascar un pilota che arriva in Formula Uno, ottiene un numero e dovrebbe conservarlo per tutta la carriera. Cosi” si potrebbe identificare un pilota con il suo numero. Al momento, non si vede il numero e non si trova il nome“, aggiunge Todt che dice pero’ di avere le mani legate in tal senso. “Non ho il potere, senza creare inutili conflitti, di cambiare qualcosa che non mi piace”. Uno dei motivi per cui questa idea e’ di difficile applicazione e’ il fatto che occupa uno spazio che al momento i team fanno pagare agli sponsor per mettere in evidenza il loro logo“, ha aggiunto il dirigente. L’altro motivo e’ il ‘Concorde agreement’ tra il capo della F1, Bernie Ecclestone, i team e la stessa Fia. “E’ necessario disporre di un terreno forte per il cambiamento. E’ necessario avere un minimo di parere positivo all’interno della Formula Uno – ha detto Todt – finora, purtroppo, non sono interessati, sono abbastanza soddisfatti cosi’…ma si fara’“. Al momento però, anche Todt risconosce come le priorita‘ per il circus sono altre: “Le sfide che vogliamo vincere sono ridurre i costi, migliorare lo spettacolo e impiegare nuove tecnologie“. Il passaggio a motori da 1,4 litri quattro cilindri turbo a partire dalla stagione 2013 e’ la prova di tutto questo, ma c’e’ di piu’. “Stiamo pensando ad alcune categorie elettriche“, ha concluso il numero uno della Fia.