La crisi in Libia e le preoccupanti accuse e minacce di Gheddafi al mondo intero stanno facendo oscillare il prezzo della benzina, anche se i distributori provano a trovare una soluzione al continuo aumento dei carburanti. Il prezzo è libero quindi ogni compagnia petrolifera può fissarlo a suo modo, ma per venire incontro ai milioni di automobilisti è stato chiesto l’intervento del Governo.Da oggi fino a fine maggio chi si fermerà a fare benzina potrà essere invitato a firmare una petizione. I gestori chiedono anche una riduzione delle accise dei carburanti di 4 centesimi al litro per i prossimi due mesi. Se l’impennata dei prezzi continua, ha detto Di Vincenzo, “lo Stato intascherà in un anno 1,4 miliardi di euro in più di gettito IVA.