Il brasiliano della Ferrari, Felipe Massa, ha concluso ieri il suo ciclo di test invernali prestagionali sul tracciato del Montmelò a Barcellona, collezionando la bellezza di 233 giri pari a 1086,945 chilometri. Nella giornata di ieri, Felipe ha anche effettuato una simulazione di weekend di gara, portata a termine positivamente e senza particolari intoppi. “Sono state due giornate di prove molto importanti e il bilancio è buono – ha commentato il brasiliano -. Abbiamo introdotto tante novità sulla 150° Italia e gli effetti si sono visti: c’è più carico e, quindi, anche le gomme lavorano meglio, pur se il degrado rimane significativo. Oggi abbiamo fatto una simulazione di gara e anche in questa situazione la vettura si è comportata bene. Non so dove siamo rispetto agli altri perchè siamo rimasti concentrati su noi stessi”. Dopo sette giorni di prove, Felipe ha provato anche a fare una previsione su quello che vedremo nel primo Gran Premio del Mondiale di Formula 1, il prossimo 27 marzo a Melbourne: “Credo che la qualifica resterà importante ma la gara sarà molto diversa rispetto all’anno scorso. Mi aspetto tanti pit-stop, tanto è vero che oggi ho fatto quattro soste, e sarà importante gestire le gomme con grande attenzione, anche nelle qualifiche. La strategia assumerà un’importanza ancora più grande, questo è certo. Io mi sento più fiducioso perchè per me avere più grip al primo giro è fondamentale e credo che il mio stile di guida si adatti bene a questi pneumatici: l’anno scorso facevo molta fatica perchè le gomme, soprattutto quelle anteriori, erano molto dure”. Proprio le gomme Pirelli sono state uno degli argomenti discussi nel corso di un incontro fra la GPDA (l’associazione dei piloti), il Direttore di Gara della FIA Charlie Whiting e i direttori tecnici di alcuni team, fra cui il ferrarista Aldo Costa. “Abbiamo parlato di gomme e delle altre novità regolamentari di quest’anno, come l’ala posteriore mobile – ha raccontato Felipe -. Più o meno tutti noi piloti siamo stati concordi nel dire che bisogna cercare di migliorare gli pneumatici da bagnato per avere più aderenza: dovessimo avere un’altra gara come quella in Corea l’anno scorso si farebbe fatica ad arrivare al traguardo”.