Formula 1, scintille alla Renault. Petrov attacca Kubica: “Non é un esempio che fa crescere”

La stagione deve ancora incominciare che già scoppiano le prime scintille in casa Renault: il russo Petrov ha infatti attaccato il compagno di squadra, il polacco Kubica: “Robert è un tipo molto chiuso. Non impari molto da uno così“.

ROBERT PROFETICO – In realtà il primo a lanciare il guanto di sfida in casa Renault era stato Robert Kubica. Il polacco infatti, grande assente al rally di Montecarlo, aveva già inviato messaggi molto chiari al suo team sulla scelta del secondo pilota. Il russo infatti, a detta di Kubica, non avrebbe portato alla squadra quella dose di esperienza fondamentale invece per ottenere il salto di qualità. E i risultati, in effetti, sembrano dare più di qualche ragione a Robert. Meglio dunque optare per un volante più pesante, in grado di portare aiuto e soprattutto punti pesanti in ottica mondiale. Consigli che però la Renault non ha neanche preso in considerazione.

VOCI DANNO IL TEAM PER SPACCATO IN DUE – O per essere più precisi, dovremmo dire che parte del team Renault non sembra aver voluto ascoltare il “consiglio” di Kubica. Vitaly Petrov è stato riconfermato al volante della nuova Renault anche nella prossima stagione, ma in tanti non solo Kubica, all’interno del team, non hanno affatto gradito la scelta dei vertici. Il russo, secondo alcuni indiscrezioni, sembra aver già spaccato in due il gruppo: da una parte coloro che, affascinati soprattutto dai soldi degli importanti sponsor, gradiscono la guida di Vitaly o almeno sono concordi nel dare al russo una seconda chanche. Dall’altra il gruppo Kubica. Problemi questi che la Renault dovrà cercare assolutamente di sistemare nel corso dell’anno.

ECCO LA RISPOSTA DI VITALY – A distanza di oltre un mese è però prontamente arrivata la risposta del russo alle dichiarazioni del compagno di squadra. Intervistato durante l’Autosport International show, Petrov non le ha mandate di certo a dire: “Robert è un tipo molto chiuso e da tipi così è davvero molto difficile imparare qualcosa”. Il polacco insomma non è, secondo Petrov, il compagno ideale: “Per un debuttante non è mai facile imparare le piste, il comportamento della vettura, il funzionamento di tutti i dispositivi”. Frecciatina dunque restituita insomma. Il rinnovo Renault ha contribuito, a quanto pare, ad aumentare la sicurezza del pilota russo.

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