Reduce da un tour de force in giro per il mondo, dov’è apparso prima al Salone di Parigi 2010, in ottobre, poi al Salone di Los Angeles 2010, in novembre, ed, infine, in dicembre, al Motor Show 2010 di Bologna, proprio in questi giorni, il SUV Land Rover Evoque, che segna l’inizio di un nuovo cammino per la casa automobilistica britannica, specializzata in fuoristrada nudi e crudi e poco attenta, sino ad oggi, a questa fetta di mercato di tendenza, torna a far parlare di sé: pare, stando alle indiscrezioni che vengono direttamente da alcuni manager, all’interno dei corridoi dell’azienda di Tata Motors, che il crossover Evoque non sarà dotato di una versione ibrida, anche se la concept car Land Rover LRX, da cui deriva, era equipaggiata proprio con un’architettura ecologica di questa tipologia.
Immaginato e realizzato per diminuire costi, peso, emissioni di CO2, consumi, complessità di gestione e costruito per fare da esca a nuovi clienti, il SUV Land Rover Range Rover Evoque, con una versione ibrida, perderebbe parte delle sue caratteristiche specifiche citate poche parole fa: un’architettura ecologica con un motore a combustione termica ed un motore elettrico, con l’aggiunta di batterie più capienti e tutto ciò che ne consegue, aumenterebbe il peso di Evoque e il costo del nuovo crossover prodotto da Land Rover. Questa la filosofia del costruttore stesso: secondo la casa automobilistica inglese, una geometria meccanica simile è più adatta a vetture dal peso maggiore, come Land Rover Discovery, tanto per fare un esempio, o Land Rover Range Rover (che, infatti, sarà proposto in versione ibrida a partire dal 2013: così dicono), che ad automobili compatte (per quanto può esserlo), come Land Rover Evoque.
Dunque, il SUV rimarrà equipaggiato, almeno per ora, con motori di tipo tradizionale. Evoque fa la sua comparsa al Motor Show 2010: avete ancora oggi e domani soltanto per poterlo toccare con mano: il crossover Evoque, con tre e cinque porte, trazione anteriore e trazione integrale, motori benzina e diesel, sarà commercializzato a partire dal prossimo anno in circa 160 Paesi.