La tensione sale alle stelle e la pressione che ogni concorrente esercita in questo finale è elevatissima. Adesso anche Niki Lauda si schiera dalla parte di Webber spiegando che Vettel è definitivamente fuori dai giochi per l’assegnazione del titolo iridato e che quindi il team anglo-austriaco deve puntare tutte le sue forze sull’australiano.
“Puoi scrivere Vettel fuori. Non ha alcuna possibilità” questi i commenti dell’ex ferrarista ad un giornale austriaco.
La matematica considera ancora Vettel, ma il vero contendente al titolo, il vero ed unico oppositore di Alonso rimane Mark Webber, distaccato di appena 11 punti. Questa è la realtà, ma Horner insiste nel mantenere la falsa politica di egualità tra i due piloti(falsa perché se Vettel fosse stato al posto di Webber avremmo assistito ad una gestione diversa), insistendo contemporaneamente a lanciare messaggi provocatori alla Ferrari che diversamente in Germania aveva adottato l’ordine di scuderia per concedere a Fernando Alonso 7 importantissimi punti.
Lauda non ha dubbi sul pilota più forte nella pit-lane, lo spagnolo Alonso, ma non nega la costante supremazia che la Red Bull ha evidenziato in tutta la durata del campionato:”Sono ancora convinto che la Red Bull sia più veloce di 3 o 4 decimi sulle altre vetture. Alonso è il più forte, ma Webber
dispone della macchina più veloce”.
Pochi giorni e a San Paolo prende il via la penultima gara di un campionato che lo stesso Whitmarsh ha considerato eccezionale. Il team boss della McLaren in veste di presidente della FOTA pare aver acquisito un ruolo di intermediario tra le squadre più vicine alla lotta del titolo, indicando che i precedenti episodi non possono distogliere lo sguardo da un affascinante campionato combattuto ed incerto fino alla fine.