Mentre in Rai e sui giornali la polemica non smette di montare, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è intervenuto sul “caso Marchionne” (reo di aver affermato che la Fiat avrebbe fatto meglio senza l’Italia), appoggiando in toto la tesi del metalmeccanico italo-canadese.
Interpellato sulla questione a margine del summit che lo ha visto impegnato al Consiglio Europeo di Bruxelles, il capo del Governo ha asserito che: “Marchionne ha detto una verità dell’oggi e del domani“. “In Italia – ha proseguito il premier – il costo della manodopera è altissimo e la presenza del sindacato comporta regole molto limitative per l’azienda.
“Se sono un industriale che resta in Italia per un sentimento patriottico, è un fatto da considerare positivamente e da apprezzare perche in India e Cina avrei condizioni più favorevoli” ha concluso Berlusconi. E meno male che i rapporti tra il “palazzo” e Fiat non erano buoni!
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