Sembra quasi di assistere al romanzo di Pirandello “Mastro Don Gesualdo” e come nel libro il protagonista vive con l’ansia di non volersi mai separare dalla roba, da ciò che ha creato, così anche l’imprenditore Ecclestone nega di essere alla ricerca di un suo successore in vista del prossimo compleanno, rimandando il suo disimpegno dallo sport al giorno della morte.
I capi squadra dei team di Formula 1 si fanno avanti, ma Bernie esclude che uno di loro possa ereditare i diritti dello sport. Bernie Ecclestone ha creato un’industria milionaria grazie alle corse. Nato il 28 ottobre del 1930 ha vissuto la secondo guerra mondiale in Inghilterra. Dopo uno scarso esordio da pilota, tra il 1972 ed il 1987 ha gestito la Brabham e allo stesso tempo nel 1970 ha acquistato i diritti commerciali della Formula 1 grazie alla vendita dei diritti televisivi, effettuati tramite la Formula One Management (FOM) e la Formula One Administration (FOA).
Alla domanda su chi sarà il suo successore il britannico ha risposto:”Non ho idea. Essi(i capi squadra dei team) dovrebbero guardare se c’è fuori un altro rivenditore di auto usate”.
Alla questione su come si evolverà la F1 nei prossimi 10 anni Ecclestone ha detto:”Non lo so! Io sono preoccupato per il prossimo anno.
Chiunque oggi pensa a i problemi lontani nel futuro sbaglia, perché non considera i problemi attuali” poi il proprietario dello sport ha aggiunto” Ho sempre sognato di gestire un business. Fare il pilota richiedeva lavorare a tempo pieno e non mi andava di farlo, ho preferito gestire un’impresa”.
Poi Bernie ha concluso che è felice di star facendo questo lavoro che non è finalizzato esclusivamente al guadagno, ma al corretto svolgimento delle cose, come ad esempio gli attuali accordi che hanno contribuito a portare la Formula 1 in paesi nuovi come l’India, la Russia e Corea.