Questo pomeriggio, dalle condizioni climatiche alquanto inusuali per Suzuka (caldo e soleggiato), Fernando Alonso ha incontrato i giornalisti. Dopo aver risalito repentinamente la classifica centrando due vittorie in due gare, la prima domanda rivolta al pilota spagnolo è stata quando si è sentito veramente di nuovo in corsa per il titolo piloti. “Dopo Silverstone, perché abbiamo fatto progressi con la monoposto e andava bene“, è stata la risposta un po’ a sorpresa, considerando che quello del GP di Gran Bretagna non fu tra i weekend migliori per la Scuderia Ferrari Marlboro. “Precedentemente avevamo avuto una stagione di alti e bassi, e sebbene la vettura non fosse male, non era al livello della Red Bull. Il circuito di Silverstone non si adattava propriamente alla nostra monoposto, ma la F10 si comportava bene su quella pista. Da allora sono stato ottimista sul campionato“.
Per quanto riguarda questo fine settimana invece, Fernando ha previsto l’imprevedibile. “Penso che qui a Suzuka la pista dovrebbe favorire ancora i leader del campionato, ma questo non vuol dire che al 100% vinceranno. Dobbiamo continuare a pressarli, perché sarà più complesso sapere quale degli ultimi tre circuiti in calendario si adatteranno meglio a una squadra piuttosto che a un’altra. Per noi sarà difficile, si spera lo sia anche per tutti gli altri! Ci sono ancora cinque piloti che hanno la possibilità di vincere il titolo e mi aspetto che la McLaren torni nuovamente molto forte. Quindi è tutto molto aperto. Se si guarda alle ultime due gare, si potrebbe dire che ero il favorito, ma abbiamo già visto durante questa stagione come un pilota possa fare molto bene per due Gran Premi, poi incappare in gare negative, e poi ritornare a marcare nuovamente risultati positivi: nessun ha portato a termine sei gare consecutive in modo consistente“.
“Sono sicuro che affronteremo dei momenti difficili, ma dobbiamo essere pronti nel gestirli e non farci prendere dal panico” afferma l’asturiano della Ferrari. “Dobbiamo portare a casa più punti possibili a ogni gara. Potrebbe essere un podio o forse un quinto posto, e in quel caso dovremo restare uniti e mantenere la calma. Con cinque piloti in lizza per il Mondiale, la situazione è molto più complessa rispetto a quando c’è solo un altro avversario, quindi ci sono molti più elementi da controllare in termini di strategia. Per esempio, se sei in lotta con un solo pilota, osservi quello che lui fa: se scende in pista in Q1, anche tu fai la stessa cosa. Ma con cinque di noi, la situazione è molto più complessa ed è più difficile da controllare“.