Fin da inizio anno il proprietario della Lotus aveva proposto l’eliminazione delle bandiere blu, utilizzate dai commissari durante i doppiaggi. Questo perché secondo Fernandes la caratteristica preliminare di una corsa sta nella lotta, nel sorpasso e dunque nonostante una macchina sia doppiata dovrebbe essere considerata in ogni circostanza come un ostacolo da oltrepassare. Adesso ad alimentare e sostenere le proposte del milionario malese si è messo anche Richard Branson, il proprietario della Virgin Racing.
In passato Tony Fernandes aveva spiegato:” i conducenti sono pagati per sorpassare” il britannico hai poi continuato “Credo sia un bene per lo sport liberarsi delle bandiere blu. Ai tempi di Ken Tyrrel lui non avrebbe mai concesso il sorpasso a nessuno”.
Stessa linea per Branson, approdato con un suo team nel 2010. Il milionario ha detto:” Se questo è ciò che Fernandes dice, allora sono d’accordo con lui. Senza un sorpasso non suona più come corsa, sembra quasi una presa in giro”.
Appoggiato il rivale della Lotus, Branson ha concluso dicendo che però a queste proposte qualche grande squadra sicuramente si schiererà contraria.
E intanto Graeme Lowdon, CEO della Virgin, ha spigato che il problema delle bandiere blu riguarda soprattutto la durata della loro esposizione. Quando una vettura si avvicina ad una potenziale macchina doppiata, viene segnalato l’evento attraverso una bandiera blu, costo la perdita di diversi secondi.
Sicuramente questa necessità di abolire le bandiere blu deriva da bisogni commerciali. I nuovi team attualmente corrono su tempi ben diversi dal resto del gruppo e a volte sono dimenticati dalle telecamere, tanto da non essere ripresi a meno di qualche incidente o appunto di qualche doppiaggio. Con l’abolizione delle bandiere, le macchine non sarebbero più costrette a farsi sorpassare e dunque resistendo all’attacco del doppiatore, si otterrà una maggiore attenzione dall’ente televisivo.