Cina, i costruttori vogliono ridurre il peso delle automobili

Se non v’hanno fatto paura fino ad oggi, temo sia il tempo di riconsiderare la forza dei solerti costruttori automobilistici cinesi. Parlo a voi, fabbricanti europei, colossi teutonici, pianificatori del dominio del comparto: dovete tenere in grande considerazione, sempre più, la potenza di imprese che stanno tentando di fagocitare il mercato, che, sino ad oggi, è sempre stato spartito tra Vecchio e Nuovo Continente. La più recente evoluzione del Paese della Grande Muraglia, in campo automobilistico, è una particolare liaison, stretta tra alcuni importanti nomi dell’industria, che mirerebbe ad investire denaro e lavorare alacremente sul peso delle automobili lì prodotte. Mi spiego…

L’azienda cinese Baoshan Iron & Steel Co., che, oggi, fornisce acciaio a circa metà dei costruttori compatrioti, ha tessuto un reticolato di rapporti con Geely (quello di Volvo, in sostanza), FAW Group Corp., Chery Automobile Co., Dongfeng Motor Corp. e Chongqing Changan Automobile Co., nomi dell’industria motoristica gialla, con i quali investirà circa 500 milioni di Yen, che equivalgono a circa 75 milioni di dollari, nella riduzione di peso delle automobili realizzate in Cina.

La motivazione che ha portato a questi legami ed al tentativo di raggiungere livelli europei e americani muove dal fatto che la percentuale di veicoli cinesi (cioè fatti in Cina da produttori cinesi) acquistati in Cina oscilla tra il 5% ed il 10%, soltanto. Entro il 2013, dunque, questa partnership tenterà di ridurre il peso delle autovetture sino a raggiungere livelli di fabbricanti nostrani o statunitensi. Lo faranno lavorando sull’acciaio, tentando di renderlo più sottile, ma, allo stesso tempo, maggiormente resistente.

Non è la prima volta che le aziende automobilistiche cinesi si abbracciano in un’associazione (che, tradotto in soldoni, permette di aumentare enormemente gli investimenti, spalmati su più teste): lo scorso agosto, infatti, è nato “The Association of the Electric Vehicle Industry”, un legame stretto tra sedici differenti costruttori, tra cui figurano Dongfeng Motors, Chang’an Automobile e FAW. Questo gruppo spenderà circa 15 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, al fine di sviluppare autovetture elettriche maggiormente efficienti.

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