Da qualche giorno a questa parte, YouTube, il contenitore di video sulla piazza virtuale, ha segnalato una straordinaria presenza di supercar di notevole valore – automobilistico ed economico assortito – che scorrazzano nel reticolato di strade attorno al centro di Londra. E, se già non l’aveste immaginato, la maggior parte delle stesse proviene da famiglia arabe: qualcuno, interrogato sul fatto, postilla che un’affluenza estiva di vetture sportive (tra le altre, Lamborghini, Pagani, Bugatti, Rolls Royce, Ferrari et similia) nella capitale britannica sia una consuetudine estiva e che esse scompaiano con l’arrivo del Ramadan, il digiuno imposto dalla religione islamica (che inizia l’undici agosto).
In realtà, la causa di una simile grande affluenza è da ricercarsi nel fatto che, dallo scorso 8 maggio dell’anno corrente, gli storici magazzini Harrods sono stati venduti dall’altrettanto storico proprietario, Mohamed Al Fayed, alla Qatar Holding (per 1,5 miliardi di sterline): l’acquirente, per farla semplificata, sarebbe la famiglia Al-Thani, dinastia regnante del Qatar: che ha pensato bene di trasferirsi con il personale e riccamente fornito parco automobili a Londra.
Ma, proprio accanto ai magazzini Harrods, un misfatto ha scalfito la patina aurea che contraddistingue le attività degli arabi: dopo numerose ed arroganti peripezie nelle vie circostanti il sito commerciale, nel quartiere South Kensington, una Lamborghini Murcielago LP 670-4 SuperVeloce ed una Koenigsegg CCXR sono state bloccate dall’autorità preposta alla vigilanza su strada, a causa di un parcheggio altrettanto arrogante, ma, soprattutto, illegale.
Le due sportcar potranno essere liberate dall’inghippo legale versando una somma pari a 235 dollari ciascuna, circa 180 euro: una cifra che, per i regnanti della famiglia Al-Thani, non sarà certamente difficoltoso trovare. Una particolarità delle due vetture anzidette, una Lamborghini Murcielago LP 670-4 SuperVeloce ed una Koenigsegg CCXR, è la colorazione in una cromia azzurra decisamente densa, opaca per la vettura del Toro, tradizionale per la svedese: la tonalità pare essere una scelta precisa della dinastia di sovrani, che l’hanno preferita, guarda caso, anche per la prossima vettura, di recente fabbricazione, pronta a terminare il proprio tragitto in un garage del Qatar: quella one-off che Horacio sta realizzando come espressione unica di un unico cliente, Pagani Zonda Uno, nello stesso azzurro carico delle due sopra dette.
Il video delle vetture incriminate