Un consiglio, un buon auspicio ad una rassegnazione, perché tanto più delle polemiche infrasettimanali non cambierà assolutamente nulla. Gli ordini di squadra in Formula 1 ci sono da sempre stati, ci sono e ci saranno sempre, perché i forti interessi spingono i cervelloni dei team alla selezione del pilota più forte al quale affidare le sorti di un intero campionato. Se poi ci metti un due volte campione del mondo come Alonso, o un giovane talento come Vettel è chiaro che per i colleghi Massa e Webber il protagonismo diventa presente solo in rare occasioni dovute alle disobbedienza verso la propria squadra o al semplice caso fortunoso.
Durante il Gran Premio della Germania, chiaramente Fernando Alonso ha dimostrato di essere più veloce del compagno brasiliano, ma i veri fan dello sport vorrebbero che questi episodi, risalenti ai bei tempi di Schumacher e Barrichello, rimanessero al di fuori della nuova generazione di corse.
In Ferrari ciò che è accaduto questa domenica non è una novità. Da un punto di vista sportivo è triste vedere Felipe Massa cedere la prima posizione dopo un’ottima gara. la buona partenza dalla terza posizione, la piccola lotta dopo il pit stop, per cosa? Se poi alla fine tutto è stato assecondato da un ordine che ha costretto Felipe ad alzare il piede per vedersi sfrecciare avanti lo spagnolo.
Sicuramente questo episodio è un ottimo proposito per far capire alla Red Bull, oramai team di vertice, come bisogna ragionare in certe situazioni. Il campionato è a metà e nonostante il team austriaco abbia sempre spadroneggiato in qualifica, la forte competizione tra i due piloti, l’inesperta e sbagliata gestione di Vettel e Webber hanno fatto si che la stessa squadra si ritrovi in classifica tra McLaren e Ferrari, proprio per errori dovuti forse alla mancanza di quegl’ordini di squadra che sicuramente al pilota australiano Webber non sono mai stati chiari.
Date le evidenti preferenze in casa Red Bull sul pilota Vettel, Webber dovrebbe incominciare a comportarsi come Massa, oppure sperare ancora e affidarsi al suo talento per battere i raccomandati?