UP: Dani Pedrosa. Il pilota spagnolo ha fatto valere le sue ragioni nel GP di casa dimostrando e confermando l’ipotesi dell’esistenza, seppur invisibile, del super-power per i piloti di casa. La vittoria sul circuito di casa non può che essere un bel passo per candidarsi come candidato per la lotta al titolo.
UP: Valentino Rossi. Sarebbe un UP con riserva, però quella rimonta dal 9 al 2 posto fa veramente venire la pelle d’oca anche a riguardarla dopo 15 volte consecutive. Incredibile la rimonta quindi, ma anche incredibile l’estrema facilità con cui si è sbarazzato anche di Stoner dimostrando che lui c’è e la Yamaha con lui.
DOWN: Marco Melandri. Marco dove sei? Nemmeno le critiche-stimolo del compagno di scuderia Casey Stoner gli sono servite (“I miei compagni devono saper trovare il proprio limite innanzitutto”). Sembra sempre disperso, ma ancor peggio sempre lontano dalle posizioni che contano. Tra Marco e la Ducati non sembra scorrere buon sangue, forse sarebbe meglio meditare qualcosa per il futuro.
DOWN: Nicky Hayden. Kentuchy Kid ha ben poche scusante da mettere sul piatto. Il suo compagno di scuderia è più veloce di lui, sempre e su ogni circuito. Per di più Perdrosa viaggia a una velocità tale che nessuno riesca a raggiungerlo, questo mentre Nicky sta là dietro a lottare con Vermeulen e Nakano, che con tutto il rispetto non sono Rossi e Stoner.