Ennesima dimostrazione che assegna ancora una volta la figura di campione il polacco della BMW. Il pilota ha spiegato in una intervista lo svolgimento della sua gara nei minimi dettagli, chiarendo che se non fosse stato per diversi fattori non avrebbe mai battuto Felipe Massa.
La BMW non è un’auto adatta al circuito cittadino di Monaco, tanto è vero che il compagno di squadra di Robert è arrivato ultimo. Ciò nonostante il 24enne ha saputo cogliere tutte le occasioni per poter finire la sua corsa con un ottimo secondo posto.
Tutto è iniziato con una partenza tranquilla che successivamente è diventata infuocata grazie ad uno strepitoso Alonso, che affamato di vendetta ha cercato già subito nei primi giri di attaccare la BMW. Robert ha spiegato che ha cercato di superare Raikkonen che gli sopravanzava, ma a causa di scarsa aderenza non riusciva a stare al passo del finlandese ed è stato costretto ad inseguire. Fortunatamente però, il campione del mondo 2007 ha subito una penalità, che lo ha costretto a rientrare ai box e proprio grazie a questo evento Kubica ha potuto guidare su pista libera, accorciando cosi il divario con l’altro pilota Ferrari.
Durante tutta la gara Massa ha avuto la meglio, perché la BMW non riusciva a raggiungere una stabilità con i pneumatici e quindi questo problema ha causato al pilota un rallentamento. Successivamente però Massa è stato protagonista di un errore che ha permesso al polacco di passare in prima posizione per una buona parte della gara, ma in seguito il ferrarista ha saputo riprendersi la propria posizione.
La svolta che ha permesso a Kubica di aggiudicarsi la seconda posizione è avvenuta in prossimità del secondo pit-stop, nel quale grazie alla scelta della squadra di montare le gomme d’asciutto, il polacco ha potuto girare in tempi record che gli anno permesso di battere il brasiliano della Ferrari.