Mercedes Gp: Rosberg avanza dietro l’ombra di Schumacher. Ross Brawn, il genio…

Il genio di Ross Brawn, l’ottima marcia di Nico Rosberg e un Mercedes Gp agrodolce. La stagione 2010 di Formula 1 parla anche tedesco grazie a una scuderia made in Germany. Michael Schumacher accetta e rilancia. La scommessa messa sul piatto dalla Mercedes Gp era di per sé uno stimolo troppo ghiotto perché l’ex ferrarista se lo lasciasse scappare.

Non solo: nel prendere la palla al balzo e tornare a girare tra i circuiti di Formula 1, il tedesco ha avuto modo a sua volta di gettare il guanto di sfida. Dedicato a tutti coloro che credono sia finito. Un richiamo indiretto alla Ferrari che, dopo averne tentato il recupero per sostituire lo sfortunato Felipe Massa dello scorso anno, ha accantonato l’idea per affidarsi al rientrante brasiliano e alla bella novità rappresentata da Fernando Alonso.

Il 41enne nativo di Hürth (Hermülheim) si è accasato presso casa Brawn per dare vita a un sogno: tornare a vincere dopo uno stop di tre anni. 253 gran premi, 91 vittorie e sette Mondiali conquistati. Un passato in Jordan, Benetton, Ferrari. Poi la Mercedes Gp. Le premesse sembravano ottimali, con il buon andamento dei test pre-stagionali. Invece, con le prime tre gare alle spalle, pare che Schumacher abbia di che preoccuparsi. Se voleva stupire, ha sortito l’effetto contrario.

Complice una vettura poco affidabile, il pluricampione del Mondo ha collezionato in tre Gran Premi la miseria di 9 punti complessivi. Un decoroso sesto posto nella gara di esordio a 44 secondi da Alonso; decimo in Australia a 1’ e 10 secondi da Jenson Button e ritiratosi quasi subito in Malesia. Rispetto alla gara asiatica, è lo stesso Schumi a commentare la debacle della propria monoposto:

E’ accaduto qualcosa di molto insolito: nei test non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo. La vettura improvvisamente è diventata molto instabile e non sono riuscito più a guidarla. Non ha senso arrabbiarsi per questo. Bisogna accettare quello che fa parte del gioco e guardare avanti. Almeno  Nico Rosberg ha ottenuto il nostro primo podio e sono felice per lui e per la squadra“.

Rosberg e Schumacher hanno 13 anni di differenza, il passato dice Schumi ma il presente potrebbe sorridere proprio al compagno di squadra del tedesco. Tedesco anche lui, Rosberg, a cui – a conti fatti – la scelta di Ross Brawn (se pensata, geniale) potrebbe riservare piacevolissime sorprese: la presenza di Schumacher gli garantisce un lavoro tranquillo e all’ombra delle telecamere; l’esperienza dell’ex ferrarista offre l’opportunità per carpirne consigli e segreti. Due quarti posti e un podio consentono a Rosberg (35 punti) di stare (con Button) in scia a Felipe Massa, che guida la classifica piloti con 39 punti.

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