Il ricordo di Senna nel giorno del suo compleanno

Avrebbe compiuto 50 anni. Invece, la giornata di ieri è stata la celebrazione del ricordo di uno dei piloti più amati della storia della Formula 1. Ayrton Senna avrebbe festeggiato il suo 50esimo compleanno, invece una morte prematura l’ha portato via a soli 34 anni. Era il 1 maggio 1994 quando il pilota brasiliano della Williams perse il controllo della sua macchina sul circuito di Imola e finì contro le barriere di protezione. Fu un urto violentissimo e Senna – estratto ancora vivo dalle lamiere – lottò tra la vita e la morte, ma le emorragie che aveva subito erano troppo pesanti per salvargli la vita. Si spense all’apice della sua carriera, in un Gran Premio che non avrebbe voluto correre perché, come confessarono poi dai box Williams, Senna sentiva che quel tracciato non era sicuro per i piloti. Si concluse così la carriera del tre volte campione del mondo che ha passato virtualmente il testimone al nipote Bruno, che da una settimana è al volante dell’Hispanica (l’ultimo team di F.1). Aveva iniziato a guidare a quattro anni, Ayrton, quando il padre Milton gli regalò un kart. Il debutto in pista avvenne a otto anni e sui kart si laureò campione sudamericano e vice campione del mondo. Nel 1981 arrivò in Europa per il debutto nella F-Ford 1600 inglese. L’anno seguente passò alla Ford 2000 e nel 1983 ebbe accesso alla F-3 inglese. Il debutto in F.1 è datato 1984, quando il team Toleman intravide in Senna un promettente pilota. Poco prima di debuttare, il brasiliano conobbe Alain Prost che sarebbe diventato uno dei suoi principali rivali in F.1: “In primavera si inaugurava il nuovo circuito di Hockenheim e organizzarono una gara per la celebrazione. All’inizio sembrava potessimo avere un buon rapporto, poi feci la pole e Ayrton fu secondo: da quel momento non mi parlò più. Poi in gara nel tentativo di superarmi mi buttò fuori pista: avevamo percorso solo mezzo giro” ricorda Prost. Da quel giorno passarono 41 vittorie, 80 podi, tre titoli iridati e sorpassi indimenticabili che proiettarono Senna nell’olimpo dei miti dello sport.

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