Quando si dice “salire sul carro del vincitore”. Dopo un anno passato a sparar sentenze contro la Ferrari (in ritardo con lo sviluppo della F60 e incapace di reagire davanti alla scelta al limite del regolamento delle Brawn GP), la stampa italiana è tornata a celebrare il marchio più famoso del Mondo. È bastata la vittoria di Fernando Alonso – con il secondo posto di Felipe Massa per l’80esima doppietta delle Rosse – per riaccendere il tifo sopito di milioni di ferraristi. Il confronto con Michael Schumacher, che alla prima uscita in Ferrari era stato costretto a ritirarsi in Australia (era la stagione 1996) è stato vinto, ma la sfida con l’ex ferrarista Kimi Raikkonen è solo pareggiata. Già, perché il finlandese nel 2007 aveva vinto subito (Gran Premio di Australia), proprio davanti ad Alonso che all’epoca guidava la McLaren. Poi si sa che Raikkonen – l’unico a riuscire nell’impresa di vincere una gara con la F60 (in Belgio) – è stato scaricato prima della scadenza del contratto, finendo a guidare nei Rally (altra grande passione del finlandese). Eppure Raikkonen aveva fatto addirittura meglio del pilota più titolato della storia di F.1: Michael Schumacher aveva vinto il titolo con la Ferrari solo al quinto tentativo, mentre il finlandese ha trionfato subito. Raikkonen più forte di Alonso? I risultati dei due piloti (un mondiale per l’ex ferrarista e due per l’attuale pilota della F10) indicano che lo spagnolo è in vantaggio. Ma la vera forza di Alonso è nel carattere. Se Raikkonen era freddo e poco comunicativo, l’asturiano è l’esatto opposto: passionale e ottimo comunicatore, non solo coi meccanici, ma soprattutto col pubblico che lo adora, quasi come fosse il “salvatore” della Ferrari. E, in effetti, Alonso ha subito riacceso il tifo per il team di Maranello che ha sì bisogno di un pilot su cui fare affidamento, ma che sappia anche infiammare i cuori dei tifosi che rimasti orfani del traditore Schumacher (che alla Mercedes GP non ha affatto deluso) hanno trascorso 3 anni alla ricerca del suo successore. Adesso che la Ferrari ha la sua etoille non resta che invocare la statistica e sperare che anche Alonso ripeta la stagione di Raikkonen. Ma anche se dovesse arrivare secondo, il confronto col finlandese sarà vinto. Potere della comunicazione.