Un destino comune, quello della Campos Meta 1 e della USF1. Le due nuove scuderie di Formula 1 stanno attraversando un pessimo periodo: entrambe devono fare i conti con problemi economici che mettono a serio rischio la partecipazione al prossimo campionato di F.1. Ma in queste ore si sta facendo più concreta un’ipotesi piuttosto interessante. Secondo le voci che si inseguono nel mondo del Circus, la Campos Meta 1 e la USF1 starebbero negoziando una fusione per riuscire a presentarsi in tempo per il primo Gran Premio della stagione – in programma in Bahrain il prossimo 14 di marzo –. A scriverlo è il quotidiano sportivo spagnolo “As” che riferisce di una riunione tra i rappresentanti dei team a Madrid: erano presenti i rappresentanti della Campos Meta con quelli della USF1, oltre agli agenti del pilota argentino Josè Maria “Pechito” Lopez, prima guida del team statunitense. La decisione di una fusione è stata presa dopo che si è fatto concreto il pericolo di non riuscire a prepararsi in tempo per il primo appuntamento. C’è da ricordare, infatti, che Jean Todt, presidente della Fia, non potrà permettere ai team di saltare una gara, pena la squalifica dal campionato. La Campos Meta ha già firmato l’accordo con la casa automobilistica Dallara, oltre ad avere la fornitura dei motori Cosworth e all’ingaggio del pilota Bruno Senna. La USF1, invece, possiede ancora un partner economico interessante, il fondatore di “YouTube” Chad Hurley, il contratto con Pechito che porta in dote sei milioni di euro ottenuti da aziende private e dal governo argentino, oltre alla richiesta avanzata alla Federazione di poter partecipare dal quinto Gran Premio della stagione (a Barcellona). Unendo le forze, i due nuovi team potrebbero quindi riuscire a risolvere i problemi, visto che la Campos Meta metterebbe vetture, motori e pilota, mentre la USF1 avrebbe soldi, pilota e una seria possibilità di ottenere un permesso particolare dalla Fia per saltare i primi impegni. L’accordo, sempre secondo “As”, avrebbe ottenuto il beneplacito di Bernie Ecclestone. Adesso serve che la Fia e la Fota diano la loro approvazione.