La Formula 1 perde i pezzi. Non siamo ancora al terremoto, ma la situazione in seno alle iscrizioni del campionato 2010 si è fatta delicata. Pochi giorni fa abbiamo parlato dei problemi economici della Campos Meta 1 che deve ancora saldare i debiti con la Dallara – l’azienda che si sta occupando dello sviluppo delle monoposto del team spagnolo. Adesso il presidente della Fia Jean Todt ammette che anche la USF1 potrebbe non essere in pista nel Gran Premio del Bahrain. Secondo l’ex direttore sportivo della Ferrari, infatti, le due scuderie potrebbero saltare le prime tre gare dell’anno, ma questo non comporterebbe alcuna penalità nei loro confronti. A conferma del delicato momento della F.1, c’è anche il duro lavoro di Bernie Ecclestone che sta cercando di aiutare la USF1 e la Campos Meta 1 a superare gli attuali problemi e a schierarsi regolamente in griglia il prossimo 14 marzo. Tuttavia entrambi i team non hanno ancora ufficializzato i due piloti e, a differenza della Virgin Racing e della Lotus – le altre due neonate scuderie – la USF1 e la Campos Meta 1 sono ancora lontane dal provare in pista i prototipi. Per questo Todt starebbe lavorando per permettere ai due team in difficoltà di presentarsi alla gara in Cina in aprile. “Nel concordato c’è scritto che una squadra può saltare fino a tre gare anche se non sono consecutive” ha precisato il presidente della Fia, quasi rispondendo a alla Stefan GP che ha già portato l’equipaggiamento in Bahrain nel caso ci fosse la possibilità di iscriversi al campionato. “E nel caso in cui una squadra non riesca a partecipare alla stagione, non è automatico che una nuova scuderia ne prenda il posto. È sempre necessaria l’approvazione della Federazione” ha continuato Todt, chiarendo che se la Stefan GP vorrà correre, dovrà prima convincere la Fia. Per il momento non si può far altro che attendere, anche se il futuro della F.1, almeno per la USF1 e la Campos Meta 1 si fa sempre più incerto.