Per seguire la prossima stagione di Formula 1 sarà necessario ripassare le nuove regole. Oppure tenersi vicino il nuovo regolamento, altrimenti si rischia di non capire più niente. Sappiamo già che le monoposto non potranno fermarsi ai box per effettuare il rifornimento (problema arginato aumentando la capienza dei serbatoi, che hanno costretto i tecnici ad alleggerire le vetture negli altri componenti), ma da oggi dobbiamo anche sapere che le scuderie hanno introdotto un’ulteriore novità. È stato infatti deciso dai team che i piloti si presentino sulla griglia di partenza con gli pneumatici utilizzati per effettuare il miglior giro durante le qualifiche ufficiali del sabato. Quindi sarà fondamentale iniziare a controllare lo stato degli pneumatici sin dalle prove e non solo durante la gara. “Una volta le gare erano risolte nella pit lane e non in pista – precisa Martin Whitmarsh, boss della McLaren –. Adesso, invece, se le gomme saranno consumate sarà difficile pilotare la macchina sin dalla prima curva” e quindi i piloti dovranno fermarsi per evitare di finire fuori strada, aggiungiamo noi. I team non hanno ancora presentato la proposta alla Fia, che dovrò valutare la soluzione. Ovviamente solo i primi dieci piloti saranno coinvolti in questo regolamento, visto che gli altri (esclusi nella Q1 o Q2) potranno sostituire gli pneumatici e quindi partire dalle retrovie avvantaggiati. In questo modo saranno sconvolte le normali strategie finora utilizzate, perché i team dovranno scegliere se sacrificare la posizione in griglia di partenza in favore di pneumatici non usurati. Tuttavia sappiamo che i cambi di regolamento producono sconvolgimenti solo all’inizio della stagione, quando le scuderie devono trovare il giusto equilibrio rispetto alle novità: anche lo scorso anno un’interpretazione al limite del regolamento di Ross Brawn ha permesso alle Brawn Gp di dominare la prima parte di stagione. La prossima settimana la Fia valuterà la proposta dei team – compreso anche il nuovo sistema di assegnazione dei punteggi – nella speranza che la F.1 torni spettacolare come un tempo, quando le corse non erano solo dei lunghi e noiosi serpentoni.
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