F.1, la Fota propone il nuovo sistema di assegnazione dei punteggi

puntiAddio cara vecchia Formula 1. Il campionato 2010 sarà una stagione destinata a lasciare il segno. Non solo per il ritorno in pista del sette volte campione del mondo, Michael Schumacher, non tanto per lo sbarco della Mercedes con la sua squadra tedesca e neppure per la presenza di ben quattro campioni iridati e di quattro nuovi team. Piuttosto per il nuovo sistema di assegnazione dei punti. Se fino allo scorso anno al pilota che trionfava nel Gran Premio erano riservati 10 punti, con 8 al secondo, 6 al terzo e poi via via fino all’ottavo che ne riceveva solo 1, da marzo la Fia ha introdotto un sistema di punteggio simile a quello in vigore nel motomondiale. Quindi: 25 per il vincitore, 20 al secondo, 15 al terzo, 10 al quarto, 8 al quinto, 6 al sesto, 5 al settimo, 3 all’ottavo, 2 al nono e 1 solo al decimo. Il sistema proposto dalla Federazione, però, non è piaciuto alla Fota, l’associazione che riunisce i team di F.1: la Fota, infatti, avrebbe rilanciato con un’ulteriore proposta che premia maggiormente chi vince, penalizzando soprattutto chi arriva in seconda posizione. Alcuni direttori sportivi dei team hanno infatti confermato di aver depositato alla Fia l’innovativo sistema di distribuzione dei punti iridati, che vedrebbe il primo classificato ricevere i soliti 25 punti, ma il secondo ne riceverebbe solo 18 (quindi 2 in meno rispetto all’attuale regolamento); identico punteggio per il terzo (15), ma due punti in più (12) al quarto e al quinto (10); per la sesta e la settima posizione i punti rimangono uguali alla proposta Fia (8 e 6), ma l’ottavo ne avrebbe 1 in più (4); non cambiano i punteggi per il nono (2) e il decimo (1). Martin Whitmarsh, direttore sportivo della McLaren ha dichiarato di non essere convinto della scelta della Fota, ma non voterà contro la proposta: “Dovremo discuterne lunedì prossimo al prossimo consiglio mondiale, ma non credo che cambiare i punteggi comporterà un cambiamento radicale. L’idea era aumentare i punteggi di chi arriva nelle prime posizioni e questo potrebbe essere un incentivo per puntare alla vittoria, ma credo che ci siano già tanti piloti che hanno smesso di fare calcoli: i giovani vogliono sempre vincere e questa è la cosa più importante”.

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