La GLK della Mercedes è diversa dalla altre Suv medie. Il cofano è più lungo viene sottolineato dalla scalfatura ascendente verso la coda sulla fiancata. La vettura risulta più morbida, con spigoli netti e forme più arrotondate, come nel caso della coda. La posizione di guida rialzata dà un ottimo controllo della strada, ma in genere non si abbina a comportamenti sportivi. Ha un peso notevole, 1805 kg con 224 CV e 540 Nm di coppia. E’ agile anche nel traffico, scatto che manda il propulsore sopra i 2000 giri. L’ottimo cambio G Tronic possiede sette marce, che rende ottima la tenuta, caratterizzata da un sottosterzo e dall’inerzia legata al peso. La GLK è veloce nei tratti autostradali e mantiene medie alte senza sforzo. Potenti e molto resistenti i freni, i pneumatici sono da 19 pollici. L’abitacolo è rifinito con la consueta cura dei particolari che caratterizza il marchio; l’interno in pelle chiara (optional) rende ancor più la sensazione di esclusività. Ovviamente non poteva mancare il climatizzatore, che unito all’ottima taratura delle sospensioni, consente di poter svolgere dei viaggi tranquilli, anche perché la vettura è poco rumorosa. L’omologazione anti-inquinamento è “solo” Euro 4 e ciò rappresenta un problema rispetto alle GLK 220 CDI che sono già Euro 5. C’è però il filtro antiparticolato di serie e questo migliora un po’ la situazione. Le emissioni di CO2 non sono però devastanti, circa 220 g/km. Tra le cose che andrebbero riviste, l’alto consumo, così come il prezzo che non scende sotto i 62.000 euro.