Il “super AD” Sergio Marchionne è a Berlino. Motivo: presentare i piani per l’attuazione del tanto agognato matrimonio tra Fiat ed Opel, un accordo che si profila molto più sofferto di quello portato a termine con la statunitense Chrysler e che, al contrario di quest’ultimo, vede il governo locale poco attivo nella faccenda.
Guttenberg, il ministro dell’economia tedesco, ha infatti annunciato che “il governo Merkel non intende spingersi in avventure finanziarie con i soldi dei contribuenti“. Parole chiarissime, che quasi si sposano con quelle del sindacato Spd, da sempre poco allettato dall’idea di vedere Opel e Fiat sotto lo stesso tetto: “Non si accettano pretendenti che non diano garanzie sul lungo periodo, e poi oltre a Fiat ci sono altre aziende interessate al gruppo Opel“.
Come andrà a finire? Ne sapremo sicuramente di più nelle prossime ore.
Michael 1963 24 Maggio 2009 il 00:57
Io credo che per Opel, non potendo restare nell’orbita G.M., convenga accettare la proposta di acquisizione della Fiat, anche se dovesse essere inizialmente meno vantaggiosa di quelle della MAGNA-STEYER e del Fondo d’Investimento americano, perchè con la Fiat la Opel avrebbe a disposizione il grande bagaglio tecnico e le risorse del Gruppo torinese per sviluppare e produrre i futuri modelli nei prossimi anni. Accettare la proposta della MAGNA o peggio ancora del Fondo d’Investimento, significherebbe restare a corto di capacità e risorse progettuali per sviluppare le auto del futuro . Un pò quello che è capitato ora alla Chrysler, di proprietà di un Fondo d’Investimento, che si è ritrovata, oltre alla crisi mondiale, con i cassetti dei progetti completamente vuoti e pur di disporre di capacità progettuali ha di fatto regalato un cospicuo pacchetto azionario a Fiat per disporre del “Know How” della Casa torinese.