Con l’avvicinarsi di agosto ogni anno si ripresentano gli stessi appuntamenti: code al casello, temperature in aumento, zanzare sempre più fameliche e gli immancabili rincari alla pompa della benzina.
Ci eravamo illusi che il carburante potesse costare meno e che, con gli sconti nel fine settimana che stavano diventando un’abitudine, i prezzi si potessero abbassare anche durante i giorni feriali. Ma siamo stati troppo ottimisti perché, passato l’ultimo week-end di prezzi “decenti” (anche se rispetto al resto d’Europa sono sempre troppo alti), ecco che arrivano i classici rincari.
GLI AUMENTI – Per speculare sull’arrivo dei turisti nelle località di mare e di montagna da oggi il prezzo del servito in tutt’Italia è aumentato di 0,2 centesimi di euro al litro, portando il costo della benzina a 1,831 e del diesel a 1,724. Buone notizie solo per quei fortunati che hanno un’auto a GPL, visto che il suo costo continua a scendere ora a “solo” 0,729 euro al litro. Il marchio che ha deciso rialzi maggiori è stato Esso che ha aumentato il prezzo di quasi un centesimo pieno per la benzina e mezzo centesimo per il diesel. Da sottolineare anche che questi di cui vi stiamo parlando sono i prezzi medi in quanto in alcune parti d’Italia il prezzo della benzina ha sfondato nuovamente l’1,90 secondo il report di Quotidiano Energia.
CI MANCAVA LO SCIOPERO – Ma le cattive notizie non finiscono qui. Siccome ormai gli sconti del week-end sono diventati un’abitudine e non più un’eccezione, le abitudini degli italiani stanno cambiando. Non si fa più benzina “quando se ne ha bisogno”, ma ormai tutti attendono il sabato o la domenica per il rabbocco del carburante, in quanto si calcola che un pieno possa costare mediamente una decina di euro in meno. La diretta conseguenza è il crollo dell’utilizzo dei distributori in autostrada, con l’associazione di categoria che è insorta ed ha annunciato una protesta in alcune aree come il raccordo milanese o la Salerno-Reggio Calabria, con le pompe che si prevede debbano rimanere chiuse per uno o più giorni. Ancora non si sono uniti in molti alla protesta, ma nello scorso week-end e ad oltranza in tutti i prossimi per tutta l’estate i benzinai che aderiranno rimarranno chiusi, almeno finché non verranno accolte le proprie richieste che sono in sostanza lo stop agli sconti nella rete ordinaria. Alle aziende petrolifere infatti si chiede di porre gli sconti uguali in tutti i distributori, o di non permetterli a nessuno. E indovinate quale sarà la scelta?
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